Perchè fare sci alpinismo

di  Maria Teresa Tombini

 

Una volta lessi " lo sci-alpinismo è un'arte, una scoperta, un sogno che deve essere vissuto con dolcezza, affinchè il rapporto con la neve non si trasformi in un'inquietante aggressività. Se girandosi a guardare le proprie scie ci si accorgerà che un pezzo di quel mondo è entrato dentro occupando una parte, anche piccola, del tuo essere, allora il vivere diventerà meno intollerante e difficile"

E' inutile dirlo ma trovai in quello scritto la descrizione alla lettera del mio stato d'animo.

Sci alpinismo parola insignificante per il profano ma affascinante per chi ama la montagna.

Lo sci arriva nelle Alpi sul finire del 1800 e venne quasi subito utilizzato come mezzo di supporto all'alpinismo invernale.
Le origini nordiche contraddistinguevano infatti gli sci come mezzi di spostamento sulla neve.

La storia sci alpinistica nelle prealpi orobiche risale nei suoi primi timidi tentativi  di approccio alla montagna in inverno agli inizi del novecento: è in questi anni infatti che vediamo effettuarsi le prime salite con gli sci.

Fu la Prima Guerra Mondiale a divulgare l'utilizzo degli sci; in ambedue i fronti gli eserciti contendenti si servirono intensamente degli sci per salite e traversate. Nelle Alpi Occidentali verso gli anni trenta si comincia a registrare una riscoperta di tale attività e di conseguenza vengono stampate guide scialpinistiche che precorrono quelle contemporanee.

Da ricordare la GUIDA SCIISTICA DELLE ALPI OROBIE del bergamasco Luigi Beniamino Sugliani pubblicata nel 1939 e ristampata nel 1971 ancora oggi importante per chi vuole praticare lo sci alpinismo sulle orobie.

Finito il secondo conflitto mondiale si riscontra un marcato regresso dello scialpinismo, soppiantato dal travolgente sviluppo dello sci da discesa.

Fra gli anni 50 e 60 grazie al sostanziale contributo delle scuole del CAI lo sci alpinismo riprende vigore soprattutto sulle alpi occidentali.

Ormai le regole stagionali che volevano lo  sci alpinismo come attività esclusivamente primaverile fanno parte del passato, ora già con le prime nevi autunnali si inizia l'attività prolungandola notevolmente.

Ogni gita ha il suo valore e la sua magia. Molte delle salite più facili  su per cime minori danno emozioni intense e pura gioia di essere in montagna.
Alle volte basta un po' di neve fresca caduta nella notte per rendere indimenticabile anche la gita fuori porta.

Ad ognuna il suo valore,  basta saper scegliere il periodo adatto secondo la qualità e la quantità della neve valutando in base al grado di difficoltà e alle proprie capacità.

La gioia  di salire in un ambiente di  immane bellezza ridimensiona anche le parti fastidiose della vita.

E' l'intensità emotiva dei silenzi, le distese immacolate, la tua ombra che ti tiene compagnia, è lo stare bene, un poco meravigliati di essere li e anche un poco privilegiati.

Ma cos'è lo sci alpinismo e  perché ha questo fascino così particolare e così coinvolgente?

Per  cercare di dare una risposta a queste domande che noi appassionati ci poniamo e soprattutto anche per chi è lontano da questo ambiente cito alcuni pensieri di scrittori che hanno cercato la molla psicologica e spirituale che spinge l'uomo all'esercizio dell'alpinismo e  quindi anche dello sci alpinismo.

Massimo Mila, scrittore con due grandi passioni la musica e la montagna, nel libro "La letteratura dell'alpinismo "dice: " secondo un mio vecchio chiodo l'alpinismo è cultura, è attività perfetta dell'uomo, dove l'uomo è uguale a Dio, perché è l'unica "attività" dove conoscere e fare sono una sola cosa"

Non può essere solo la SOLITUDINE, ne' l'IMMENSITA' delle proporzioni né la SELVATICHEZZA ,ne' la varietà dei paesaggi perché allora dovremmo provare identiche sensazioni anche davanti al mare , ai deserti alle pianure dice DINO BUZZATI. Il motivo di tale attrazione è da ricercare "nella fatale tendenza dell'uomo a uno stato di tranquillità" L'uomo lavora, si affanna giorno e notte per poter un giorno essere completamente libero e quindi riposare. Questa contraddizione è la nostra condanna e nessun efficace rimedio finora ci è stato offerto se non la fuga in Dio. In quel "finora" di Buzzati pare di scorgere un'allusione audacissima all'alpinismo inteso come possibile alternativa. L'uomo tende inconsciamente a conquistare la quiete e la vista delle montagne procura un senso di appagamento e non solo nasce il desiderio di identificarsi, ma anche di prenderne possesso e da qui: l'alpinismo.

A volte si da l'impressione di mettere la vita in pericolo, soffrendo il freddo e i disagi eppure gli alpinisti sono gente normale, l'alpinista porta questa assennatezza proprio nel cuore della sua  insensata attività e ben difficilmente fa un passo più del necessario. L'alpinismo e quindi anche lo sci alpinismo può sembrare a chi lo considera dall'esterno, un modo pazzesco e complicato di rischiare la pelle, in realtà tutte le facoltà sono tese verso lo scopo di uscire indenne da certe difficoltà.

Naturalmente non devono mancare le facoltà supreme dell'uomo: la facoltà teorica e la facoltà pratica: il conoscere ed il fare.
Naturalmente poi le montagne salite, scalate diventano parte di noi stessi, condividono la nostra natura umana, non sono più materia ma spirito e vanno ad arricchire nobilmente la nostra cultura.

Lo sci alpinismo è scuola di vita: ognuno a seconda delle proprie possibilità e dei propri principi: c'è chi preferisce allo sci alpinismo: la roccia , il ghiaccio o l'arrampicata artificiale o solo l'escursionismo ogni forma è valida se porta la persona a migliorare ed ad amare la montagna e i propri compagni.
La soddisfazione di essere in vetta, di scambiarsi un abbraccio, una stretta di mano, di scattare qualche foto di gruppo ripaga della sana fatica.
Il rapporto con il tuo gruppo, con i tuoi compagni di tante gite è di primaria importanza: senza di loro tante volte mancherebbe la voglia e l'entusiasmo di svegliarsi prima dell'alba.

A volte quando la sveglia suona alle 4 del mattino vorrei continuare a dormire..... ma poi sono felice di mettere gli sci ai piedi ed iniziare in gruppo la salita.

Naturalmente ripeto la fatica del salire non manca ma viene ampiamente compensata da un'infinità di piccole gioie, di emozioni che si susseguono continuamente :

salire una cima, scendere un bel pendio innevato: attraverso il sudore della salita con magari lo zoccolo di neve sotto le pelli o l'entusiasmo della discesa con la neve polvere fino alle ginocchia,  una serie di curve ben riuscite danno il piacere intimo di continue piccole vittorie sulla natura e su se stessi.

Si può parlare anche di arte dello sci alpinismo che si sprigiona dalla sicurezza, dalla disinvoltura, dalla rapidità di una grande sciata. Non tutti sono in possesso   di quest'arte  in discesa anche perché ogni volta il manto di neve è una sorpresa ed allora   ogni volta ti mette alla prova. Non tutti possono girarsi e riguardare i propri scodinzoli, non sempre per lo meno : ma ecco la sana risata in compagnia nel vedere un compagno cadere!

_"Sensazioni particolari di una gita scialpinistica alla Cima Entrelor mt 3430": questa è una montagna che amo particolarmente perché avendola salita varie volte con stati d'animo diversi mi ha dato tante emozioni; tante soddisfazioni sia in salita che in discesa.
E' una gita in Alta quota con un notevole dislivello in un ambiente solitario e selvaggio.  In vetta si ammira lo stupendo  panorama sulla catena del Gran Paradiso.

Tutte le gite lasciano un ricordo indelebile soprattutto quelle oltre i 3000 mt: dove l'ebrezza dell'altitudine e la vastità dell'orizzonte danno sensazioni che rimangono impresse nella memoria e nel cuore.

Naturalmente considerata la quota la neve è ancora bella, è una meraviglia nonostante sia quasi la fine di aprile, fino alle ultime curve nel bosco.

Scendendo si pensa che quella potrebbe essere l'ultima gita della stagione, le ultime curve le facciamo sulle lingue di neve rimasta sui prati , l'ultima derapata e i miei sci toccano i crocus.

Vorresti veramente che la stagione invernale, la stagione dello sci alpinismo non debba mai finire, ma sai che non è possibile poiché la natura con i suoi cicli, nelle sue diverse espressioni vitali, trasmette messaggi di continuità.

Si accetta il ritorno delle stagioni così come lo scorrere della vita.

La montagna può essere amata in mille modi diversi, scoprire la sua bellezza anche nella stagione estiva e rendersi conto che ogni stagione riserva gioie a chiunque.

Poter respirare liberamente, respirare aria buona e respirare con la mente dove ognuno può ancora illudersi di essere libero e padrone del mondo.

Con l'arrivo dell'autunno si intensificano le escursioni a piedi con la speranza che arrivi la neve che non si faccia troppo desiderare.

Riparte la scuola di scialpinismo che si ripropone di fornire quel bagaglio di nozioni di base teoriche e pratiche necessarie e fondamentali per intraprendere questa attività.

Conseguire   preparazione e esperienza per chi si avvicina allo scialpinismo è indispensabile per perseguire il massimo della sicurezza.

Il grande Rigoni STERN di Asiago  nel suo ultimo libro

STAGIONI dice riguardo all'inverno: " GIUNGERA' PUNTUALE LA NEVE DAI MONTI A NORD: LEGGERA E SECCA, UNO SPOLVERIO SU BOSCHI E CASE; MA SE DA EST,  ABBONDANTE DA BOSCO A BOSCO A COPRIRE LE ERBE SECCHE E IL MUSCHIO, I CESPUGLI, VESTENDO DI BIANCO GLI ALBERI:

TUTTO DIVENTERA' NUOVO, IRREALE E MISTERIOSO"

E ancora: "A SERA LA NEVE GIUNSE SUI TETTI DELLE CASE, SULLE STRADE, SULLE LABBRA DEI RAGAZZI CHE APRIVANO LA BOCCA VERSO IL CIELO DA DOVE SCENDEVA LUMINOSA.

IN UN INFINITO TRA GLI ALBERI INNEVATI ANCHE LE COSE DELLA VITA APPAIONO PIU' CHIARE."

E quindi ogni anno si ripropone il fascino dello sci alpinismo di esplorazione e di avventura.  Meravigliose sensazioni di essere in armonia con te stesso, con la natura e con il mondo.

Lo sci alpinismo non è solo un percorso che si snoda a fondo valle e tra i boschi per poi salire sulle cime delle montagne dove gli orizzonti si aprono a dismisura,  ma è anche un percorso esistenziale che puo' essere vissuto nelle varie stagioni della nostra vita alla costante ricerca di corrispondenze sempre nuove, verifiche di sentimenti e emozioni sempre diverse .

Le nostre montagne d'inverno sono molto belle:  certi valloni pietrosi  in inverno diventano magnifici  valloni ed il silenzio di una vallata ricoperta di neve regala sensazioni paradisiache.

La sensazione di piacere e di benessere si protrae per i giorni successivi, per tutta la settimana, con uno stato di leggerezza.

Non riusciremo mai ad abbandonare le nostre pelli di foca, a  farci addomesticare dai cavi degli impianti di risalita.

 

 

 

Club Alpino Italiano

CAI sottosezione di Nembro (BG) - Via Gavarno 79 - C.F.: 0000095092020163